FE.N.I.T. ha già evidenziato i caratteri critici che stanno colpendo inquilinato e proprietariato, fra questi c’è indubbiamente una crisi senza precedenti nel settore degli affitti, che sta colpendo tutte le categorie di inquilini; commercio e privato. Quest’ultimo nel suo duplice aspetto, la famiglia e lo studente fuori dal proprio nucleo familiare.
Nel corso dell’ultimo anno, i canoni di affitto sono aumentati in modo significativo in tutto il paese, con un incremento medio del +25,6%. Questo aumento ha messo a dura prova le famiglie italiane, creando una vera e propria crisi nazionale dell’accessibilità abitativa, compromettendo la qualità della vita delle persone.
L’aumento dei canoni di affitto così spropositato sta avendo ripercussioni significative sull’economia familiare in tutta Italia, famiglie che si trovano di fronte a un aumento improvviso delle spese mensili, con una percentuale sempre più elevata del reddito destinata all’affitto od al sostegno dei figli in trasferta per motivi educativi. Questo lascia meno risorse disponibili per altre necessità come cibo, istruzione, assistenza sanitaria e risparmi. Risparmi che sono sempre stati gran motivo di vanto e di crescita per questo paese che, ricordiamolo, è sempre stato il capolista in tutta Europa come risparmio familiare. Le famiglie a basso reddito e la classe media sono particolarmente colpite da questa situazione, con molte di loro che faticano a far fronte ai costi sempre più elevati, costringendo molti nuclei familiari a cambiare zona o addirittura città, spostandosi dove i canoni sono più bassi e non di meno ad impoverirsi e di conseguenza impoverire il Paese stesso.
Ci sono diverse cause che hanno contribuito all’aumento dei canoni di affitto. In primo luogo, la crescente domanda di alloggi da parte di inquilini e turisti ha spinto i proprietari a sfruttare questa situazione per aumentare i prezzi degli affitti. La scarsità di alloggi disponibili ha creato un ambiente in cui i proprietari hanno la possibilità di imporre aumenti significativi senza temere la mancanza di inquilini disposti a pagare.
In secondo luogo, la mancanza di politiche abitative adeguate da parte del governo ha contribuito all’aumento dei canoni di affitto. La mancanza di regolamentazioni efficaci e di limiti ragionevoli sugli aumenti ha permesso ai proprietari di agire liberamente nel determinare i prezzi degli affitti.
Terza ragione è l’inflazione che in nessun modo è stata tenuta sotto controllo dagli Organi preposti ed incide dell 11%, almeno nel primo semestre del 2023 sui costi di locazione.
Sia chiaro che per FE.N.I.T. l’analisi del problema è di ampio respiro perché se da una parte abbiamo gli inquilini come categoria sotto fortissima pressione economica, dall’altro ci sono i prooprietari che devono far fronte essi stessi alla crisi economica, ad una serissima mancanza di normative agevolative in materia fiscale ed una tutela sempre minore su quella che è la realtà economica degli affitti.
Per affrontare questa crisi, è fondamentale adottare misure concrete. Il governo italiano deve promuovere politiche abitative adeguate che stabiliscano limiti ragionevoli agli aumenti dei canoni di locazione e proteggano gli inquilini, al tempo stesso va rivisto il sistema con il quale viene gestita la fiscalità per il proprietario di immobili ceduti in locazione; spese straordinarie condominiali che non vengono accettate come mancato entroito nelle tasche del proprietario da parte dello Stato, se non in misura ridottissima e di fatto inesistente; la pressione fiscale sulle proprietà e sui redditi che produce (vedasi anche la riforma catastale in alto mare).
È essenziale che il governo adotti misure efficaci per stabilizzare il mercato degli affitti, garantendo la protezione degli inquilini e proprietari. promuovendo la costruzione di alloggi accessibili ed una politica innovativa sulla fiscalità patrimoniale del settore.
Solo attraverso un impegno deciso e una cooperazione tra i vari attori coinvolti sarà possibile affrontare questa sfida e creare un sistema abitativo più equo e sostenibile per tutti.
FE.N.I.T. si proporrà come altoparlante e megafono di queste criticità, cercando tavoli di dialogo con le Istituzioni per analizzare e attuare misure concrete atte alla risoluzione delle problematiche su esposte.