“Il 2 giugno, con la rituale, ma bella parata delle Forze armate a Roma, senza alcun significato militarista, costituisce una data storica per il Popolo italiano, la nascita della nostra Repubblica” comincia così la dichiarazione del leader della Confederazione Autonoma Lavoratori Italiani, Benedetto Di Iacovo. Secondo Di Iacovo “il 2 giugno rappresenta la rivitalizzazione della Patria per gli italiani e l’integrazione nazionale-democratica, il patto di identità voluto e incarnato dal sistema dei partiti dell’arco costituzionale. Esso deve confrontarsi, nell’attualità, con una memoria pubblica che fissi, nel presente e per il futuro le vicende storiche e i caratteri etico-politici sui quali il patto trova i suoi contenuti fondanti: la Resistenza, la guerra di liberazione, l’antifascismo, la riconquistata libertà repubblicana e democratica, la Costituzione fondata sul Lavoro”.
Il 2 giugno 1946 – continua il segretario generale della Confial – il popolo italiano scelse democraticamente di divenire una Repubblica e successivamente l’Assemblea Costituente la fondò sul lavoro, ecco perché il sindacalismo italiano deve celebrarla senza formalismima convintamente. Padri e madri costituenti – conclude Di Iacovo – ci hanno lasciato una delle Costituzioni più belle del mondo. Una Costituzione che non va solo difesa, ma applicata – oggi come non mai – in particolare sui diritti fondamentali, a partire dalla pace, dal lavoro, dal diritto alla salute e all’istruzione. “La Costituzione – ce lo ha insegnato Sandro Pertini – è un buon documento; ma spetta ancora a noi fare in modo che certi articoli non rimangano lettera morta, inchiostro sulla carta”.